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Trasformare la fragilità in risorsa: i circoli cittadini

Articolo pubblicato da Impresa sociale Girasole 

Valorizzare le competenze specifiche e trasversali delle persone con disabilità è fondamentale per promuovere un’autentica inclusione e garantire il pieno diritto di cittadinanza e partecipazione alla vita sociale per tutti. Questo approccio mira a superare il concetto di inclusione sociale, puntando a trasformare i contesti in cui viviamo in luoghi di proposta e cambiamento. In questo senso, investire nelle persone (pur in presenza di particolari fragilità) diventa un’opportunità per creare relazioni significative e promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, restituendo un ruolo sociale attivo alle persone con disabilità.

Esempi virtuosi in questo senso si sono sviluppati nei CSE -Centri Socio Educativi – “Artimedia” di Lecco, che promuovono attività all’interno di quartieri e realtà della città, creando relazioni positive e occasioni di incontro e scambio. Nel corso degli anni, sono state sviluppate diverse proposte rivolte alle persone che frequentano i servizi o che hanno un progetto individuale, facendo leva sul coinvolgimento della comunità locale.

Abbiamo avuto il piacere di parlare con due operatrici della Cooperativa sociale La Vecchia QuerciaFelicia Caravia, coordinatrice del CSE1 Artimedia Lecco e Serena Perego, attivatrice di comunità del Progetto “Luoghi che diventano ambienti..” che ci hanno raccontato alcune attività rese possibili grazie dal Patto Territoriale di Collaborazione e di Cura* e dal Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità*

“Durante la pandemia, si è resa evidente la necessità di trovare nuovi spazi al di fuori dei servizi tradizionali per svolgere le nostre attività”, afferma Felicia “questa esigenza è coincisa con il nostro impegno nel favorire l’inclusione e sfidare il pregiudizio che vede le persone con disabilità come individui non contributivi alla società.
Un passo importante in questa direzione è stato l’aprirsi alla collaborazione con i circoli cittadini, luoghi tradizionali di socializzazione e aggregazione, lavorando per integrare i servizi in questi spazi.”

All’interno del Circolo ACLI Il Campaniletto di Pescarenico e il Circolo ARCI Promessi Sposi di Germanedo sono state sperimentate varie attività, tra cui pranzi comunitari, corsi di attività espressive, animazione, laboratori aperti alla cittadinanza e iniziative sul tema del gioco positivo. Il servizio Artimedia si è introdotto in questa realtà in modo graduale, dapprima usufruendo degli spazi per svolgere i laboratori e successivamente offrendo supporto e collaborazione per piccole attività di manutenzione dei Circoli.

“Abbiamo instaurato rapporti amichevoli con i volontari e i soci dei Circoli; ci riconoscono e, se manca qualcuno di noi, sono pronti ad informarsi sul motivo dell’assenza”, aggiunge Felicia. “È nato fin da subito un bellissimo scambio reciproco: alcune delle persone coinvolte nel progetto esprimevano il desiderio di provare un’esperienza di lavoro reale, come quella del barista o del cameriere. Abbiamo trovato persone aperte che hanno offerto loro l’opportunità di imparare e mettersi alla prova nel gestire la macchinetta del caffè e nel servire soci e compagni. Queste esperienze lavorative-occupazionali pratiche non solo hanno consentito loro di acquisire competenze concrete, ma li hanno fatti sentire davvero utili, parte integrante della comunità“, conclude Felicia.

L’esperienza prosegue anche durante alcuni eventi organizzati in questi spazi. “Come attivatrice di quartiere, mi sono occupata di far emergere lo spirito di aggregazione comunitaria insito nei Circoli, portandolo all’interno progetti ed eventi”, interviene Serena. “È una sinergia che fa bene a tutti: noi forniamo supporto ai Circoli durante momenti in cui i hanno bisogno di aiuto nella gestione, mentre i Circoli diventano un ambiente di coinvolgimento e attivazione per le persone che frequentano i nostri servizi. Al di là del fare esperienza, queste attività contribuiscono a cambiare la percezione che le persone hanno di sé stessi: è questa la ricchezza di un approccio multidirezionale che coinvolge le persone con disabilità, il contesto circostante e modificare e fa evolvere la prospettiva sul loro percorso di vita.”

Con il progetto “Luoghi che diventano Ambienti” finanziato dal Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità*, si sta lavorando per coinvolgere anche le persone con diagnosi di autismo all’interno in questi spazi, provando a sfatare alcuni stereotipi e dimostrando le possibilità di autonomia anche in contesti meno protetti e controllati di un servizio dedicato.

Mediante la realizzazione delle attività, il progetto lavora seguendo le linee-guida del Bando, che prevede sia la valorizzazione delle persone fragili “come fruitori d’opportunità ma anche come attivatori di Comunità, in grado di promuovere proposte, creare nuove interazioni, senso di appartenenza e legami comunitari” sia la “trasformazione di  luoghi comuni in ambienti di opportunità, di promozione sociale e di vita, che diventano inclusivi per tutti e che si aprono ad un pubblico vasto di cittadini, volontari e/o associazioni del territorio”.

Conclude Serena “Abbiamo raggiunto importanti traguardi perché tutte le parti hanno creduto nell’importanza del lavoro di ciascuno, riconoscendone il valore per tutti. Un rapporto di fiducia e dialogo basato sul riconoscimento delle persone coinvolte: il nostro impegno non si limita all’inclusione, ma mira anche a cambiare percezioni e immaginari riferite al mondo della disabilità.”

 

* Il Patto di Collaborazione e di Cura è stato rinnovato dalla Rete dei Servizi per le disabilità del Comune di Lecco, in collaborazione con il Circolo Arci Promessi Sposi e con il Circolo ACLI Il Campaniletto, in riferimento alla Delibera di Giunta n. 191 del 30 giugno 2022.

*Il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità Legge 21/05/2021 n.69” finanzia il progetto territoriale dell’Ambito di Bellano e Lecco “Luoghi che diventano Ambienti … di opportunità, di incontro, di promozione sociale, di vita promuovere coesione sociale per una nuova cittadinanza delle persone con disabilità”, con capofila Impresa Sociale Girasole in coprogettazione con Ambito territoriale di Lecco e Ambito territoriale di Bellano