Venerdì 24 maggio il Centro Socio Educativo Artimedia di Casatenovo, insieme a altre cooperative sociali, ha partecipato a “Educatori e formatori oggi tra scelte e responsabilità | Tu che mi guardi, tu che mi racconti”, l’evento conclusivo delle attività didattiche integrative organizzate per gli student* del Corso di Laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Con l’utilizzo di linguaggi teatrali e performativi, spesso utilizzati da questo nostro servizio per raccontare, in modo creativo e spontaneo, i progetti e le attività che ci vedono coinvolti, abbiamo raccontato alle studentesse a agli studenti del terzo anno del Corso di Laurea la vita quotidiana del CSE.
Mediante un dinamico “scambio di ruoli”, insieme alla coordinatrice Sara Pennati e all’educatore Claudio Sala, le persone adulte con disabilità che frequentano il servizio hanno raccontato la figura dell’educatore, la bellezza e la difficoltà di questo ruolo, la relazione che si crea con le persone che frequentano i servizi e con il territorio.
Un’esperienza che ci ha dato l’opportunità di raccontarci, di interagire direttamente con le persone che nei prossimi anni saranno chiamate ad operare come professioniste nei nostri servizi, di portare, all’interno dell’Ateneo, l’esperienza concreta del lavoro socioeducativo e formative.
Ecco, di seguito, alcune impressioni che abbiamo raccolto dai nostri interlocutori alla fine del workshop :
“Grazie per la vostra spontaneità e leggerezza!”
“Integrare, relazionarsi, saper ascoltare e ascoltarsi”
“Ascoltare le vostre voci e i vostri racconti ci insegna a guardare le cose all’opposto di come siamo abituati. Persone come voi servono all’Università! Grazie!”
“Grazie per il tempo che ci avete dedicato. E’ stato un incontro molto vivace e dinamico e il video a stampo umoristico francese mi ha fatto sorridere il cuore. Siete riusciti a portare la verità che a volte sfugge nello studio manualistico e universitaro, come i momenti difficili. Grazie per le vostre verità!”
