Questa mattina, nel prato adiacente il Piazzale Monumento degli Alpini del Monte Barro, si è tenuta l’inaugurazione di “Fiori di testa!”, una nuova opera inserita nel percorso artistico-naturalistico “Monte Barro Arte_Natura”, il primo Parco di Land Art della provincia di Lecco.
L’opera, realizzata con il contributo di Reale Mutua Assicurazioni- Agenzia di Lecco Barlassina S.r.l. e Acinque, nasce nell’ambito del progetto “Sbarco al Parco” promosso dall’Ente Parco Monte Barro e dalla Rete dei Servizi per persone adulte con disabilità Artimedia del Comune di Lecco gestiti da Cooperativa sociale La Vecchia Quercia e Impresa Sociale Girasole, che ormai da tre anni ha visto le persone dei servizi frequentare settimanalmente il Parco e gli spazi di Villa Bertarelli, realizzando attività di osservazione, studio e interpretazione creativa del contesto naturale dell’area.
“Da questa bella collaborazione è nata l’idea di condividere con il pubblico il lavoro svolto in questi anni utilizzando i linguaggi della creatività” spiega la Presidente del Parco Monte Barro Paola Golfari “realizzando un’opera permanente da esporre negli spazi del Parco”.
Da qui, la collaborazione con il Distretto Culturale del Barro per la messa in cantiere di una quinta opera di Land Art da inserire nel percorso artistico – naturalistico “Monte Barro_Arte Natura”, attivo dal 2018 sulla dorsale che dall’Eremo scende fino alla cava di Valle Oscura e dove, come spiega Giorgio Meregalli, si incontra un “sentiero escursionistico ad accessibilità migliorata” per l’area archeologica dei Piani di Barra.
L’opera, anch’essa progettata specificatamente per il contesto storico naturalistico e archeologico del Monte Barro, è stata creata dalle persone adulte con disabilità che frequentano i laboratori artistico-espressivi dei servizi Artimedia, grazie al coordinamento dell’artista Mattia Ponziani.
“Siamo letteralmente “sbarcati” su questo territorio ricco di bellezza e natura, che abbiamo imparato a osservare da vicino, nei particolari” raccontano Felicia Caravia (Coordiantrice del Centro Socio Educativo Artimedia 1 di Lecco) e gli educatori Silvia Negri e Livio Bonifaccio “lasciandoci da questo ispirare nella realizzazione di attività di copia dal vero, ceramica, colore-movimento. Ciascuno di noi ha tirato fuori la propria sensibilità, trasfondendo con la traccia grafica la propria peculiare visione degli elementi naturali e del contesto caratteristici del Parco.”
E’ infatti partendo da due disegni che ritraggono alcuni fiori del Parco, realizzati da Patrizia Montecalvo e Marina Galbiati di Casa L’Orizzonte, da Reginaldo Perri del CSE1 e dalla resa grafica di elementi naturali a opera di altri partecipanti dei laboratori, che l’artista ha rielaborato i processi creativi, mantenendo, in fase di progettazione dell’opera pressoché intatta la resa artistica.
Dalla fase teorica si è poi passati a quella realizzativa, che ha visto sia le persone del Centro Socio Educativo nella produzione e nella cottura di elementi in ceramica ritraenti animali, fiori e piante presso i laboratori condotti dall’educatrice Sara Ruella, che le persone che frequentano il Servizio di Formazione all’Autonomia di Calolziocorte collaborare con l’artista alla decorazione degli elementi lignei, insieme all’educatrice Giulia Maccaccaro, per passare poi della posa in opera completa dei manufatti da parte dell’artista e di tutti gli attori in campo.
Una bellissima esperienza di collaborazione e scambio creativo, grazie alla quale abbiamo oggi davanti ai nostri occhi la concretizzazione su grande scala di quello che è lo sguardo sul territorio di un gruppo di lavoro variegato e multiforme, che ha saputo approfondire la conoscenza della natura di cui siamo parte e ad assaporarne il fascino, arricchendo l’esperienza quotidiana con il gusto del bello.
Come ha detto oggi l’artista Mattia Ponziani, “mi sono trovato a lavorare con opere già molto cariche dal punto di vista della forza espressiva: il mio ruolo è stato di collante, con il mio linguaggio artistico ho voluto sottolineare l’importanza della Natura partendo dalla visione peculiare di ciascuno e dal rapporto intimo che ciascuno di noi sviluppa con essa, quando riesce a mettersi in ascolto.”
Nei prossimi mesi, alcuni elementi in terracotta saranno dislocati lungo il percorso che dal Piazzale Monumento degli Alpini arriva all’opera, passando per le baite degli Alpini di Galbiate e del Gruppo Podistico Libertà, che hanno preso parte alla realizzazione del progetto.
L’evento inaugurativo si è chiuso con i saluti del Vicesindaco di Galbiate Maria Butti e del Parroco Don Erasmo Rebecchi.