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LVQ al Politecnico per una Città pubblica inclusiva

Un ricchissimo programma quello che ha visto partecipe la nostra cooperativa all’evento “Città pubblica inclusiva. Confronti, idee e strategie per Lecco” organizzato dal 16 al 18 maggio da Politecnico di Milano Polo di Lecco e Associazione REsilienceLab, in collaborazione con il Comune di Lecco.

L’iniziativa, organizzata presso il Campus di Lecco, inserita nel Programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile, è stata occasione di condivisione dei contenuti emersi dai laboratori sulla Città pubblica inclusiva, progetto pilota del percorso Lecco VivInclusi, volto alla progettazione di una città più inclusiva, bella e sostenibile.

Nella mattinata di giovedì, con la nostra collega Antonella Cuppari (Responsabile Area Sociale Adulti con Disabilità) abbiamo partecipato ai tavoli di confronto sulle tematiche della città inclusiva, dove abbiamo sottolineato l’importanza, all’interno del concetto di “inclusione”, di spostare,il focus dai “bisogni” ai “diritti”, restituendo piena cittadinanza alle persone -quali siano le diversità di cui sono portatrici- garantendo accessibilità e pieno diritto al coinvolgimento e alla partecipazione attiva, facendosi promotori di una continua analisi dei gruppi inclusi ed esclusi dal miglioramento delle condizioni di vita della società in generale.

Antonella ha poi raccontato l’esperienza delle “Passeggiate sensobiografiche” che, da giugno a novembre 2023, hanno visto coinvolte 8 persone con disabilità frequentanti servizi gestiti dalla nostra cooperativa insieme a 10-12 studenti del corso di Progettazione Urbanistica del Politecnico di Milano.
Grazie a questa pratica di ricerca etnografica, sono state messe in relazione persone con storie di vita distanti che camminando fianco a fianco, attivano un dialogo costante sulle sensazioni nel paesaggio.
La ricerca ha sollevato e cercato di dare risposta ai quesiti:  “come le persone con disabilità intellettiva percepiscono la città pubblica?” “Se e in che modo i servizi socio-educativi ne facilitano/ostacolano la fruizione?”

 

Insieme a Fiab Lecco Ciclabile e ad Anna Spinelli (Coordinatrice del CSE2 Artimedia Lecco), invece, è stato organizzato un percorso con le biciclette a pedalata assistita da Piazza Cappuccini al Politecnico, che ha coinvolto i Centri Socio Educativi Artimedia nella sperimentazione dell’accessibilità dei tragitti stradali che abitualmente percorriamo come cittadini durante la nostra quotidianità.

Con Monica Radaelli (Educatrice del CSE2 Artimedia)  partecipanti sono inoltre stati coinvolti in una passeggiata sensoriale presso via Ghislanzoni, finalizzata alla partecipazione a un laboratorio di riprogettazione urbana condotto dagli studenti del Politecnico. Qui, le persone che frequentano i nostri servizi hanno potuto realizzare dei piccoli progetti personali in cui è stato proposto l’inserimento di elementi paesaggistici nella zona cittadina presa in esame, secondo la propria attitudine e i propri interessi (musica, natura, tecnologia, illuminazione).
Grande valore e rilevanza è stata data all’immagine che ciascuno ha della “città”, sia rispetto all’accessibilità dei luoghi e all’abbattimento delle barriere architettoniche, che condividendo uno sguardo bello e sostenibile dei luoghi che abitiamo.

Nella mattinata di venerdì, la collega Emiliana Lapertosa (Responsabile Area Socio-Sanitaria e Assistenziale Adulti con Disabilità) ha portato un contributo intorno al tema “Progettare L’Abitare – Percorsi di crescita per le persone e i contesti”, dove si è parlato dell’approccio di lavoro fortemente orientato al territorio e ai contesti di vita che caratterizza i Servizi alla Disabilità di Lecco.
In particolare, sono state prese in esame le progettualità rivolte a persone con disabilità grave e dal funzionamento complesso attivate presso il CDD “La Casa di Stefano” e gli Appartamenti “Casa L’Orizzonte”:  due servizi che non  rispondono solo a bisogni specifici ma sono concepiti anche come palestre di vita per le persone accolte e per il territorio circostante, luoghi vitali condai confini aperti.

L’accento sulla gravità fa riflettere su quanto, per una persona con molteplici limitazioni (motorie, cognitive, neurologiche, psichiche, comportamentali, sensoriali ..) l’ambiente -che non è mai neutro- assuma rilevanza fondamentale nell’ostacolare o facilitare la qualità della vita: è per questo che ha grande valenza strategica  concepire i servizi e progetti per “allenare” concretamente i diritti delle persone con disabilità di partecipare, fare piccole o grandi scelte, sentirsi parte di una esperienza o di un progetto.
Il tutto a partire da azioni  e scelte semplici, quotidiane, ripetute nel tempo (la semplicità è una chiave per maggiore accessibilità) e che si connettono con l’intorno, con  il territorio, e divengono vere e proprie scelte personali.

Per poter davvero realizzare i diritti delle persone con disabilità i servizi da soli non bastano, occorre una comunità accogliente ed inclusiva, occorre il contributo di tutti …nessuno escluso.