Arrampicare con la testa e con il cuore: questo è “Born to climb”, un percorso di didattica inclusiva pensato per avvicinare bambini e adolescenti con disabilità visive alla pratica dell’arrampicata e, nel contempo, contrastare il diffuso fenomeno del drop out sportivo.
Il progetto, sostenuto dalla Cooperativa sociale La Vecchia Quercia, in collaborazione con I Ragni di Lecco ASD e Consorzio Consolida Lecco, si è composto di un ciclo di incontri nei quali giovani ciechi e ipovedenti tra i 6 e i 17 anni, hanno potuto avvicinarsi a questa disciplina in tutta sicurezza.
Ogni parteciapnte ha potuto mettersi in gioco e affrontare le sfide che questa esperienza ‘in verticale’ comporta, grazie al costante supporto fornito dagli educatori de La Vecchia Quercia e dagli istruttori FASI certificati, per i quali è stato attivato un percorso formativo specifico.
Gli incontri sono stati realizzati presso la Palestra Ragni di Lecco ASD, in via Carlo Mauri a Lecco.
PERCHE’ BORN TO CLIMB
Tutti in qualche misura siamo nati per arrampicare. Privilegiando il tatto e l’udito infatti, la pratica dell’arrampicata sportiva, con l’adeguata strumentazione, è adatta anche a persone con disabilità, in particolare a non vedenti e ipovedenti se adeguatamente seguiti e guidati nella “scalata”.
Con “Born to climb” l’arrampicata sportiva diventa strumento di inclusione sociale: non solo incoraggia una propositiva competizione verso sé stessi, ma, allo stesso tempo, educa al confronto e alla fiducia verso gli altri, attraverso un processo educativo orientato all’integrazione.
Le attività di progetto – percorsi formativi, gli open day e il seminario di studi organizzato presso L’Università degli Studi Bicocca- sono state realizzate con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia .
Per maggiori informazioni, è possibile contattare Monica Colombo, Responsabile Assistenza Educativa Scolastica e Disabilità Sensoriali all’indirizzo mail: m.colombo@cooplvq.org